L’originalità di Bologna è legata, oltre che alle sue torri, anche alla sua rete sotterranea di canali

Storia

Fin dal Medioevo l’acqua significava ricchezza e sviluppo, in quanto la città aveva bisogno dell’acqua per far girare i mulini e far crescere le industrie tessili e manifatturiere.
Di solito, i centri tessili sorgono vicino a fiumi o a bacini idrici. A Bologna, tuttavia, apparentemente non vi è traccia di corsi d’acqua. In realtà, la città è circondata da fiumi e torrenti, incanalati secondo un fitto e complesso sistema fatto di canali, chiuse e addirittura chiaviche per consentire la navigazione commerciale e il funzionamento di mulini e altre attività legate al tessile, come le tintorie e le concerie, ad esempio, ma anche fornaci e cartiere.

Un tempo Bologna era simile ad Amsterdam mentre oggi sembra che l’acqua sia sparita. Il sistema idrico fatto di canali complessi è stato tutto interrato, ma nonostante questa rivoluzionaria soluzione, se si osserva attentamente la toponomastica della città, si nota ancora il legame forte con l’acqua. Non per nulla, uno dei simboli è la Fontana del Nettuno. Durante il XII secolo si iniziarono a realizzare delle chiuse lungo i fiumi che circondavano la città e i dintorni, anche allo scopo di facilitare la navigazione: addirittura gli antichi hanno fatto in modo di far confluire un canale, denominato Navile, in un vecchio ramo del Po per facilitare la navigazione dalla città al Mare Adriatico e viceversa.

Oggigiorno, in superficie, restano solo i cartelli con i nomi delle vie e qualche scorcio, come la bellissima finestrella di Via Piella con vista sul Canale delle Moline, vera memoria della Bologna di un tempo.

Ancora oggi ci sono diversi Canali esistenti e attivi che elenchiamo :

  • il canale Navile, creato allo scopo di collegare la città al fiume Po per mezzo del Porto Navile;
  • il canale di Reno, approvvigionatore di acqua allo scopo di rifornire altri canali;
  • il canale di Savena, il quale permetteva al fossato delle Mura di essere colmo di acqua e di far funzionare i mulini per il grano;
  • il canale delle Moline, creato per far funzionare ben 15 mulini;
  • il canale Cavaticcio, in origine creato per far funzionare dei mulini, e usato poi come rifugio durante la Seconda Guerra Mondiale.

Visitare Bologna Sotterranea

Per scoprire la Bologna sotterranea ci si può rivolgere all’Associazione Amici delle Vie D’acqua e dei Sotterranei di Bologna, che, previo appuntamento, organizza percorsi e visite guidate dei canali ed anche dei rifugi antiaerei.

COSTO: Variabile a seconda della visita. Visitate l’area “Visite Guidate” del sito per maggiori dettagli

TELEFONO: 051 6232255

EMAIL: segreteria@amicidelleacque.org

SITO: www.amicidelleacque.org

Mappa da Park View B&B alla finestra di Via Piella