Il monastero di San Michele in Bosco è un ex convento olivetano della città di Bologna, localizzato su una collina a ridosso del centro storico.

Il complesso è costituito dalla chiesa di San Michele in Bosco e dall’adiacente convento, acquistato sul finire del XIX secolo dal chirurgo Francesco Rizzoli e donato alla Provincia di Bologna affinché vi realizzasse un centro specializzato in ortopedia, l’attuale Istituto Ortopedico Rizzoli.

Chiesa

Già sede di strutture monastiche di epoca medievale (IV secolo circa) il complesso vide nel 1364 l’insediamento dei monaci Olivetani, per volontà di papa Urbano V. Questi ultimi, dopo la distruzione della chiesa avvenuta nel 1430, la ricostruirono in fasi successive, terminandola sostanzialmente nel 1523. La facciata rinascimentale è opera dell’architetto ferrarese Biagio Rossetti e della scuola, il portale marmoreo, invece, del Peruzzi. All’interno abbiamo una struttura caratterizzata una sola navata, con quattro cappelle laterali e un presbiterio chiuso da transenne.

Convento e chiostro ottagonale

Il convento venne terminato successivamente alla chiesa. Nel 1539 Giorgio Vasari dipinse tre tavole per il refettorio (di cui una dispersa e le altre due trasferite alla Pinacoteca Nazionale di Bologna, oggi rimane in loco solo una copia), mentre nel 1567 fu completato un braccio laterale del dormitorio. In seguito il progetto passò quasi esclusivamente nelle mani di Pietro Fiorini, che nel 1588 completò lo scalone, nel 1590 il chiostro del Pino (poi decorato da Cesare Buglione) e nel 1592 la foresteria.

Una delle caratteristiche più peculiari del complesso è il chiostro ottagonale, un unicum nel panorama monastico bolognese, realizzato sempre su disegno del Fiorini tra il 1602 e il 1603 e affrescato da Ludovico Carracci e di alcuni suoi allievi, fra cui Alessandro Albini (anche se gli affreschi oggi sono in parte perduti).

Effetto cannocchiale

Il corridoio monumentale del complesso architettonico di San Michele in Bosco, assieme alla celebre Torre degli Asinelli, danno luogo ad una famosa illusione percettiva nota come “effetto canocchiale” (“vista paradox” nella nomenclatura scientifica internazionale).

L’illusione consiste nel paradossale ingrandimento percettivo della torre che avviene quando l’osservatore si allontana da essa indietreggiando nel corridoio. Specularmente, la torre appare invece rimpicciolita quando l’osservatore le si avvicina percorrendo il corridoio.

Questa antica illusione è stata recentemente riscoperta e studiata scientificamente da Marco Costa e Leonardo Bonetti dell’Università di Bologna.

Belvedere

Nel 2010 il restauro del sottostante parco di San Michele in Bosco, riportato alle forme tardo-ottocentesche, ha liberato il grande belvedere antistante la chiesa, permettendo nuovamente la vista della città, prima ostacolata dalle chiome degli alberi.

TELEFONO: 051 6366705

INDIRIZZO: via Codivilla, Bologna

SITO: www.turismo.bologna.it/il-parco-di-san-michele-in-bosco

Mappa da Park View B&B to San Michele in Bosco